L'articolo pubblicato nel settimanalLe "JuveToro" distribuito all'ingresso dello Juventus Stadium, nella sua forma originaria era più lungo e contestualizzato, poi però esigenze di "spazio" ci hanno portato a ridurlo, per chi volesse leggerlo nella sua interezza lo può fare da qui.....
Di Carlo Buonerba @CarloBuonerba
La partita che farà storia (La chiave tattica).
Ci sono partite che valgono uno scudetto, una dimostrazione di forza che scardina gli avversari. Diciamolo subito questo Juventus-Napoli potrebbe essere decisivo solo in caso di vittoria partenopea, col pareggio lascerebbe sempre un certo vantaggio alla squadra di Sarri, ma i giochi non sarebbero affatto chiusi. Una vittoria bianconera, invece, sarebbe una rimonta completata per i ragazzi di Allegri, oltre a una grandissima iniezione di fiducia, ma a conti fatti tutto si deciderebbe nelle ultimissime giornate. Ecco perché in realtà il Napoli potrebbe commettere il grave errore di accontentarsi del pari: ma questa Juventus, ha già mostrato a San Siro contro l’Inter quando ancora era un embrione di squadra che lasciarla in vita può essere fatale. Ovvio che dopo 14 successi di fila, nessuno si sognerebbe mai di non credere nell’incredibile forza fisica e mentale della corazzata bianconera, ma molti autorevoli colleghi vedono proprio la squadra di Sarri come predestinata alla vittoria e della partita e del titolo.
Allegri dovrà fare a meno di Chiellini, Mandzukic, ma forse potrebbe in extremis recuperare Khedira. Tatticamente l’assenza più pesante è proprio quella del difensore toscano, il tecnico bianconero è arrovellato dal dilemma modulo: il 3-5-2 quello della svolta e del record di vittorie consecutive in campionato richiede 3 difensori centrali di livello assoluto contro il super-tridente campano Higuain, Insigne, Callejon. Dunque l’impiego di Rugani a fare coppia con gli insostituibili Barzagli e Bonucci potrebbe essere un azzardo oppure la consacrazione definitiva del giovane
talento bianconero. E qui sta proprio il dubbio che Allegri risolverà solo nelle ultimissime ore prima del match: difesa a 3 con il giovane Rugani o con l’arretramento di Lichtsteiner , esterni di centrocampo Cuadrado e con ogni probabilità Evrà (pare difficile che con il colombiano, uomo più in forma del momento, dall’altro lato si possa optare per Alex Sandro), oppure passare con la linea difensiva a 4, con Lichtsteiner ed Evrà arretrati, Cuadrado e Pogba esterni di centrocampo, Sturaro (Khedira) e Marchisio interni, in attacco pochi dubbi Dybala e Morata con Zaza pronto a subentrare a partita in corso. Ovvio che se Allegri schierasse come noi crediamo e auspichiamo Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce non cambiando il 3-5-2 foriero di tante vittorie il messaggio a Sarri sarebbe chiarissimo: La Juve vuole vincere, e farà di tutto per farlo con l’aiuto dello Stadium e dei suoi tifosi (ennesimo sold out di stagione), pur di fronte a un Napoli versione top class con un Higuain da paura e con il miglior Insigne di sempre. Ma anche il Napoli vuole vincere e Sarri fedele al suo 4-3-3 pare intenzionato a confermare uomini e modulo, dunque super tridente supportato in mediana da Jorghino, Hamsik e Allan al centro della difesa Koulibaly e Albiol sugli esterni bassi Ghoulam e Hysaj. E se il tecnico degli azzurri ha tutti gli uomini a disposizione, Allegri (che comunque ha una rosa più ampia) dovrà capire quali mosse possano sparigliare le carte per continuare nell’incredibile sogno di tornare in vetta alla classifica dopo avere visto l’inferno del quattordicesimo posto. La storia ci dirà se sarà il quinto titolo consecutivo della Vecchia Signora o se a gioire dopo la lontanissima epopea maradoniana saranno i campani, in entrambe i casi sarà un campionato “storico” che vale la pena di vivere fino in fondo.
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